Parlami ora,
sulla porta del tempo,
domani scruterò
albe nuove
cercando il tuo viso
e nei giorni
echeggeranno le tue parole
nel sogno di noi.
Amami ora
e il tempo brucerà
sospeso a fili d’eterno,
mentre spasmodici
si cercano i corpi
nella fioca luce dei fuochi
che di colori
accendono l’aria.
Ascolteremo
i cuori ruggire
e sarà domani
quando
si scioglierà l’abbraccio
che ha cullato
l’ultima notte
sulla porta del tempo.
Maria Cavallaro
Questa volta la poetessa ha dato vita ad un grande amore. Un amore che vive fra l’anno che finisce e l’anno che arriva. Io forse
per un mio particolare momento, ho visto la fine travagliata di un amore. L’ultima notte d’amore e poi il dolore. Un amore che
finisce per un motivo grave e non per volontà dei due innamorati. La poesia la si vede e la si sente, secondo il proprio stato di
animo. La trovo molto più appassionata, più matura di altre sue poesie. Sopratutto la trovo molto delicata e nello stesso tempo
decisa. La poetessa sta crescendo e i versi si fanno più belli e più sentiti.