L’onda

 

Vorrei condurti per mano
nel labirinto posto tra conscio e inconscio
e rivelarti il segreto di un mondo
dove è bello perdersi e poi alla fine
serenamente ritrovarsi.
Mia dolce sopravvivenza,
anche se lontano da te,
una sintonia continua ci accomuna,
unica certezza di questo strano esistere.

(Muby)

D’alba colorate,tinte di tramonti
soffuse di spuma del mare,
nascono queste parole,
e simili alla forza di una sorgente
che dalla pietra sgorga,
prepotenti ,ruscello veloce diventano,
istinto, camicia dell’anima,
che a ritroso percorre tortuose vie.
Crisalidi, farfalle divenute,
sassolino dopo sassolino,in cemento trasformate…
Che dire al mio cuore che sgomento non si placa…
renderlo forte e consapevole ?
Consolarlo e con blandi unguenti tradirlo?
Poesia, fuoco ,magia,cammina con me,
della verità percorri la via,
passo felpato della mente,
aiutami a cantare i colori che ho dentro
e a rendere arcobaleno le brine dei pensieri
che in volute preziose volano via con l’eco dell’anima.

Anna Maria Immesi


Un canto levo a te, stasera, pietra di luna,
parole preziose,tenaci, sinuose…
a volte opache… come te. Catturo la tua luce,
che mi raggiunge voluttuosa,e mi avvolge
con la sua poesia,i tuoi raggi accarezzano
la mia finestra,la apro per farli arrivare a me,
cara luna dalla voce fatata,
compagna di questa notte. Sento che, muta,
mi ascolti ed in parole trasformi i miei sguardi,
cos’e’ che voglio da te?Vorrei vedere
il tuo mondo solitario e nudo,
e’ lì che ho nascosto i miei sogni,
e’ lì tra le pietre di luna,
popolate dei miei fantasmi,che ogni tanto,
trepida, mi rifugio, in attesa
di un muto colloquio tra noi.
Vorrei farmi rapire dai tuoi dardi d’argento
e, una volta penetrata nel tuo mondo irreale,
chiudere la porta dell’altra realtà,
quella delle cose non vere, perchè non sentite,
quella delle cose mai dette, perchè,
dietro il paravento dell’ apparenza,
il vero io si nasconde. Ascolta,
ti voglio raccontare… voglio farmi scoprire..
.voglio farmi incoronare regina per un giorno
e appartenere al tuo mondo di verità nascoste
e, finalmente, voglio guardarti intensamente
e, attraverso le tue iridi,
scorgere della tua anima i segreti.

Anna Maria Immesi


Se non sapessi che ci sei t’inventerei…
Che nome ti darei …
Eco persa nel tempo?
Nostalgia?
Potrei scrivere una storia per te,
scriverla sulla sabbia
per farla trascinare
dal mare
nel suo profondo.
O parlare alle stelle del cielo d’estate
e per caso legare un desiderio
a quella che viene giù
senza far rumore
e soffice atterra tra le mie braccia…
La tengo stretta per non farla rompere
ed e’ allora che scopro…
Nell’anima ho scritto il tuo nome
e la tua voce mi aleggia nel cuore,
al palazzo della fantasia
ho affidato ciò che sento,
ma senza volerlo
ad una parola ho bruciato le ali,
e le onde un castello di sabbia
hanno appena distrutto,
senza averlo finito
al vento ho affidato
un aquilone senza filo
e passi da gigante
percorre all’infinito,
mentre io sono qui,
e senza conoscerlo
un desiderio
ho negato.

Anna Maria Immesi

Girando e sfogliando ho trovato queste poesie. Poesie scritte da donne. Sono belle ed ho

voluto postarle per farvele conoscere. Dietro ogni pagina trovo poesie e poeti. Grazie a

Dio c’è ancora voglia di sognare, di dire con parole quello che desidera il cuore. Sto leg-

gendo un romanzo, direi più un diario e anche un epistolario di Sergio Bambaren. Parla

della sua vita, parla del figlio e scrive delle lettere al figlio, molto piccolo, che leggerà do-

mani, quando sarà grande e quando lui potrebbe non esserci più. Sempre attraverso internet

ho conosciuto questo scrittore e poeta, oggi ne ho comprato alcuni libri. Un uomo che fin

da ragazzo ha capito che la felicità non era nelle cose certe, ma nel sogno, solo realizzando i

propri sogni, solo amando la natura si è felici e in pace con se stessi. Il suo sogno era vivere

libero, senza catene, cavalcare l’onda più alta con la sua tavola di surf. Leggerlo è davvero

un piacere per l’anima. Ha avuto i suoi dolori, ma ha saputo accettarli, al figlio sta lasciando

un patrimonio di pensieri e di consigli. E io sono riuscita a cavalcare l’onda più alta? Qualche

volta si, qualche volta no. Il mio pensiero è diverso da quello dello scrittore ma in molte co-

se siamo d’accordo. Ho cercato sempre di guadagnarmi ogni cosa, non ho mai avuto  nulla sen-

za aver faticato e forse per questo ne sono stata contenta e soddisfatta. La vita, il lavoro, la fa-

miglia, gli amici e i parenti, la salute e la malattia hanno formato la mia onda. Non sempre ho

preso la giusta rincorsa e molte volte il muro d’acqua si è chiuso su di me. Altre volte c’è stato

il sole ed il vento giusto ed è stato bello andare sull’onda e sentire sulla pelle le goccioline del

mare. Ancora cavalcherò l’onda, fino a quando il mare non si riposerà.

 


Una fetta di torta margherita ed una bella tazza di te per passare il

pomeriggio assieme.

VI ASPETTO BUON POMERIGGIO A TUTTI


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5 risposte a L’onda

  1. dolce notte carissima Tina…belle queste poesie….un abbraccio affettuoso

  2. Franca io ha detto:

    Ti auguro una serena notte….ciao carissima ti abbraccio

  3. Muby ha detto:

    Girando per la rete sono capitato qui da te e ho trovato una mia poesia.
    Grazie per l’essere stata onesta nell’aver inserito il mio nome, cosa che la maggior parte delle persone non fanno o addirittura spacciano per loro.
    Una carezza.

  4. mira ha detto:

    girando su internet ho trovato il tuo sito,bellissimo mi ha dato emozioni ,mi è arrivato al cuore bel profondo grazie ne avevo bisogno non ti conosco ma sei una persona speciale -ti auguro tanta gioia mira

  5. mira ha detto:

    viaggiando su internet ho trovato il tuo sito è bellissimo le tue parole danno emozioni arrivano al cuore ti ringrazio ne avevo bisogno mira

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