Lettere

Oscar Wilde
a
Lord Alfred Douglas

[c.1891]

Mio carissimo ragazzo – il tuo sonetto è proprio adorabile ed è meraviglioso che quelle rosse labbra a foglia di rosa siano state fatte non meno per la musica delle canzoni che per la follia dei baci. La tua snella anima d’oro cammina fra passione e poesia. So che Giacinto, amato così appassionatamente da Apollo, eri tu ai tempi dei greci. Perché sei solo a Londra e quando vai a Salisbury? Vai là, rinfrescati le mani nel grigio tramonto delle cose gotiche, e vieni qui quando vuoi. E un posto delizioso, manchi solo tu, ma vai a Salisbury, prima. Sempre, con imperituro amore,
il tuo Oscar

 

A Giuseppina Beauharnais

primavera 1797

Non ti amo più; al contrario, ti detesto. Sei una disgraziata, realmente perversa, realmente stupida, una vera e propria Cenerentola. Non mi scrivi mai, non ami tuo marito; tu sai il piacere che le tue lettere gli procurano eppure non riesci nemmeno a buttar giù in un attimo una mezza dozzina di righe.
Che cosa fate tutto il giorno, Signora? Che tipo di affari così vitali vi privano del tempo per scrivere al vostro fedele amante? Quale pensiero può essere così invadente da mettere da parte l’amore, l’amore tenero e costante che gli avevate promesso? Chi può essere questo meraviglioso nuovo amante che vi porta via ogni momento, decide della vostra giornata e vi impedisce di dedicare la vostra attenzione a vostro marito? Attenta Giuseppina; una bella notte le porte saranno distrutte e là io saro.
In verità, amor mio, sono preoccupato di non avere tue notizie, scrivimi immediatamente una lettera di quattro pagine con quelle deliziose parole che riempiono il mio cuore di emozione e di gioia.
Spero di tenerti tra la braccia quanto prima, quando spargerò su di te milioni di baci, brucianti come il sole dell’equatore.

Bonaparte


CHARLES BAUDELAIRE PER JEANNE DUVAL

 

Un emisfero in una chioma

Lasciami respirare a lungo, a lungo, l’odore dei tuoi capelli. affondarvi tutta la faccia, come un assetato nell’acqua di una sorgente, e agitarli con la mano come un fazzoletto odoroso, per scuotere dei ricordi nell’aria.
Se tu sapessi tutto quello che vedo! tutto quello che sento! tutto quello che intendo nei tuoi capelli! La mia anima viaggia sul profumo come l’anima degli altri viaggia sulla musica.
I tuoi capelli contengono tutto un sogno, pieno di vele e di alberature: contengono grandi mari, i cui monsoni mi portano verso climi incantevoli, dove lo spazio è più bello e più profondo, dove l’atmosfera è profumata dai frutti. dalle foglie e dalla pelle umana.
Nell’oceano della tua capigliatura, intravedo un porto brulicante di canti malinconici, di uomini vigorosi di ogni nazione e di navi di ogni forma, che intagliano le loro architetture fini e complicate su ün cielo immenso dove si abbandona il calore eterno.
Nelle carezze della tua capigliatura, io ritrovo i languori delle lunghe ore passate su un divano, nella camera di una bella nave, cullate dal rullio impercettibile del porto, tra i vasi da fiori e gli orcioli che rinfrescano.
Nell’ardente focolare della tua capigliatura, respiro l’odore del tabacco, confuso a quello dell’oppio e dello zucchero: nella notte della tua capigliatura, vedo risplendere l’infinito dell’azzurro tropicale; sulle rive lanuginose della tua capigliatura, mi inebrio degli odori combinati del catrame, del muschio e dell’olio di cocco.
Lasciami mordere a lungo le tue trecce pesanti e nere. Quando mordicchio i tuoi capelli elastici e ribelli, mi sembra di mangiare dei ricordi.

 

L’AMORE E LE LETTERE. OGGI I RAGAZZI SI MANDANO MESSAGGI, OGGI SI MANDA UNA E-MAIL,

OGGI NON SI SCRIVE PIU’. EPPURE RICORDO QUANTA EMOZIONE QUANDO ARRIVAVA UNA LET-

TERA, QUANTE COSE CI SI SCRIVEVA FRA AMICHE, O CON I GENITORI QUANDO SI ERA LONTANI.

PERO’ LE LETTERE PIU’ BELLE ERANO QUELLE DELL’INNAMORATO. VERSI, PAROLE E SOGNI. IN

OGNI LETTERA C’ERA UN MONDO. ANCORA OGGI IO E MIO MARITO PRENDIAMO LE VECCHIE

LETTERE, NON SONO LEGATE CON UN NASTRO MA CHIUSE IN UNA SCATOLA DI BISCOTTI PLA-

SMON, QUELLA DI LATTA, E LE LEGGIAMO. OGNI VOLTA SENTO UNA CERTA COMMOZIONE, POI

MOLTI SORRISI, AVEVAMO UN MODO DI SCRIVERE MOLTO DIVERSO. SORRIDIAMO E RICORDI-

AMO, QUANTI ANNI SONO PASSATI QUASI 50, EPPURE LE NOSTRE LETTERE SONO ANCORA QUI

E UN GIORNO I NOSTRI FIGLI LE TROVERANNO E POTRANNO LEGGERLE.  SORRIDERANNO ANCHE

LORO E MAGARI CI SARA’ UNA LACRIMA, CAPIRANNO QUANTO GRANDE E’ STATO IL NOSTRO

AMORE. BENE DOPO QUESTI PENSIERI POMERIDIANI CI PRENDIAMO UN BEL CAFFE’ E POI VE-

DIAMO COSA TROVO IN DISPENSA



ECCO BISCOTTINI AL BURRO MOLTO BUONI E DELICATI E POI L’IMPORTANTE E’ STARE

INSIEME. BUON POMERIGGIO

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